venerdì 30 gennaio 2009

TIRO AL PICCIONE

Ora ci si mettono pure i socialisti di Palillo, raccolgono firme contro la costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle. La compagnia è buona, ARCI, Amministratori Agrigentini, Legambiente ecc.. ecc... . Ripetono che ci sono pericoli, che non ci sarà nessun vantaggio per gli abitanti, dicono che si tratta dell'ennesimo stupro ai danni di un territorio già abbastanza martoriato. Molti sostengono che il sito è troppo vicino alla valle dei templi, patrimonio dell'umanità, che sarebbe deturpata dalla presenza dell'impianto. Cose strane che succedono: La politica e gli empedoclini sono in linea di massima d'accordo con la costruzione dell'opera. Ma i soliti noti, quasi fosse una guerra personale, continuano a ricorrere, a raccogliere firme a fare conferenze stampa ecc... ecc... . La sensazione che nasce spontanea è un misto di pena e compassione che sono però accompagnate da una fottuta voglia di prenderli tutti a calci nel sedere fino a Rimini, Porto Cervo, Forte dei Marmi o Ibiza (a scelta) per fargli vedere cosa vuol dire impegnarsi per la propria terra e fare fruttare le risorse che GAIA ha avuto la bontà di concederci. Agrigento ha avuto ancora di più: I devoti di Zeus si sono fatti vivi 2500 anni fa e ci hanno lasciato diversi ricordini mica male, risparmiati dalla storia e dalle guerre, ma mutilati (volgarmente smontati pezzo a pezzo) a maggior gloria delle città nuove. Nonostante tutto, rimane moltissimo da vedere e tanto ancora da scoprire. La sensazione è quella di avere una Ferrari con una splendida carrozzeria fatta dalla mano di un dio greco, una larghissima e dritta strada lasciata da un mare benevolo e di non essere in grado di percorrere nemmeno un centimetro. Perchè tutto ciò? Quale miglior esempio della vicenda del Rigassificatore! Tralasciando le faccende tecniche, cosa comporta la costruzione di questo impianto? Semplicemente una pioggia di milioni di Euro su Porto Empedocle farcita da diversi posti di lavoro ed accompagnata da una semplice ed apparentemente innocua prospettiva: l'entrata di Vigata, e di quella disgrazia che è Agrigento, nel circuito delle navi da crociera. Poca cosa, si tratta soltanto di una nave al giorno che scarica qualche migliaio di turisti. Soltanto questa prospettiva, oltre alle tante altre possibili, dovrebbe mettere in moto tutti gli agrigentini ed i marinisi (che lo hanno capito e fatto) per prepararsi ad accogliere tutta questa gente. Invece no! E... l'impatto ambientale (quasi inesistente), e... la deturpazione della fascia costiera, e.... l'esplosione del bombolone, ....le cavallette, ....le sette piaghe d'Egitto. Dov'erano costoro quando di è fatto il sacco edilizio di Agrigento, dov'erano costoro quando si è costruito quel mostro di cavalcavia che collega con Piazzale Rosselli, dov'erano costoro quando si dovevano abbattere le costruzioni abusive, soprattutto dov'erano costoro quando il governo nazionale ha tolto alla Provincia diverse decine di milioni per le infrastrutture? Qualcuno di questi che ha paura di deturpare la costa è mai stato a vedere cosa c'è per ora in quei luoghi? Ha mai visitato l'ex Montedison? Si faccia una passeggiata e poi parli! Tacciano lor signori tacciano! Il tempo.. ecco il tempo, quanto ne viene sprecato in chiacchiere inutili, ad azzuffarsi sul capello, a marcare territori e differenze, a fare il gioco di chi sputa più lontano. Forse è questo uno dei problemi veri della politica agrigentina, quello di pensare sempre che ...c'è sempre tempo, ma quando soltanto uno dei ragazzi nati in questa terra scappa via in cerca di fortuna è segno che il tempo è già scaduto. Dicevamo.... il tempo speso a cercare di non far fare potrebbe essere più produttivamente speso a cercare di far funzionare i collegamenti tra PE ed AG in modo da permettere a chi arriva al porto di fruire delle nostre bellezze, lasciando magari qualche euro. Potrebbe dedicarsi a creare un vero circuito del turismo agevolando l'ingresso e la permanenza ti turisti che fino ad ora hanno fatto soltanto guarda e fuggi. I tema non è rigassificatore si o rigassificatore no. Il tema è lo sviluppo, che non è fatto dalla Multiservizi, dalla Biosphera o dall'ATO vattelappesca, ma si chiama SIR Roccoforte, Mocada, Valle dei Templi, Spiagge attrezzare, Viticoltura di qualità, sicurezza, Navi da crociera, mercati asiatici e così via cantando. Questa è la vera sfida, non queste fasulle polemiche che hanno soltanto lo scopo di farsi vedere qualche minuto in televisione per potere dire ...Io c'ero.

Paolo vizzì

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente daccordo con te, è ora di smetterla di giocare alle belle statuine e di cogliere le opportunità che possono servire a creare sviluppo, e quindi ricchezza, per tutti.
Michela